Si tratta comprensibilimente della maggior attrattiva del paese. Un riferimento alle terme si trova addirittura nello stemma.
Il bue che vi campeggia gagliardo e' il protagonista della leggenda antica che riporta come il povero animale, oramai in fin di vita, si trascino' abbeverandosi alla fonte delle acque del ruscello Sassocardo ritrovandosi rinvigorito e prontamente miracolato.
Difficile credere alla tradizionale leggenda del bue ma senz'altro piu' facile apprezzare le qualita' termali indiscutibili che questo centro ha sempre confermato diventando attrattiva per tantissimi turisti anche di notevole fama.
Soggiornarono a queste terme, dicono le cronache, Lorenzo il Magnifico e Luigi Bonaparte.
Anche la Letturatura fa riferimento alle Terme di Porretta come, ad esempio, nella Mandragora di Nicolo' Macchiavelli.
Nel corso degli anni poi tra le personalita' che amavano Porretta troviamo molti cantanti d'opera quali Adelina Patti, Alessandro Bonci, Giuseppe Borgatti, Ezio Pinza, Gemma Bellincioni e Gino Bechi.
Le qualita' delle acque delle Terme di Porretta sono rinomate fin dai tempi antichi. In base alla loro composizione chimica le acque si posso suddividere in SALSOBROMOIODICHE che sgorgano dall'alveo del torrente Rio Maggiore e in SULFUREE che sgorgano alla sinistra del fiume Reno. Sono acque nelle quali la presenza di elementi preziosi per il corretto funzionamento del nostro organismo e' notevole; questo le rende particolarmente indicate per la prevenzione e la cura dell'apparato respiratorio e del sistema vascolare.